Azienda - Pellettizzatrici - Impianti - Pellet - Fiere - Dove - Usato -Contattaci                                      Home

 



Che cosa è il pellet ?

Il PELLET DI LEGNO è un combustibile densificato, di forma cilindrica, derivante da un processo industriale attraverso il quale la materia prima, principalmente trucioli, segatura e altri scarti di segheria, con contenuto idrico (w) compreso fra l’11 e il 14%, viene trasformata in piccoli cilindri con diametro variabile da 6 a 8 mm e lunghezza di 10-30 mm.

 

Come si produce?

Il materiale sciolto viene immesso nella cavità di pellettatura, un pressore rotante forza il materiale attraverso gli stampi forati, comprimendolo in pellet. A questo punto dei coltelli tagliano il combustibile della lunghezza desiderata. Nel corso di questa fase si raggiungono elevate temperature che determinano il parziale ammollimento dei costituenti della matrice legnosa, in modo specifico della lignina, che fondendosi funge da collante naturale.
La successiva fase è quella di raffreddamento; il pellet viene, infatti, estruso dalla pellettizzatrice ad una temperatura superiore a 90°C. Con il raffreddamento avviene un’ulteriore essiccazione del combustibile e la separazione delle parti fini, risultando quindi indispensabile per stabilizzare e formare i piccoli cilindri.
Quindi le fasi principali sono:
• pre-trattamento della materia prima al fine di renderla omogenea in termini di granulometria ed umidità. Tale fase consiste, a sua volta, in una serie di operazioni quali: raffinamento, essiccazione, condizionamento e separazione dei metalli;
• pressatura degli scarti legnosi all’interno di matrici forate dette trafile;
• raffreddamento del pellet;
• separazione delle parti fini;
• imballaggio e immagazzinamento.

Importanza della qualità del combustibile

Il mercato del pellet assume degli elementi di diversificazione sia in termini di caratteristiche del prodotto che dei sistemi di utilizzazione. In questo contesto è quindi importante creare un sistema di standardizzazione del pellet allo scopo di definire un riferimento valido sia per il produttori, sia per i costruttori di impianti termici che per i consumatori finali.
Un sistema di garanzia della qualità rappresenta un elemento determinate per il rafforzamento del mercato e necessita di regole certe e condivise, al fine di assicurare il raggiungimento del livello qualitativo richiesto dal mercato e dai consumatori.

Il mercato del pellet in Italia

In Italia il pellet ha iniziato a diffondersi fra il 1999 e il 2000. Tuttavia, in termini di sviluppo concreto del mercato, l’attuale situazione del nostro paese sembra più caotica rispetto agli altri paesi europei; non si hanno, infatti, statistiche ufficiali che riportino dati certi in termini di produzione, importazione ed utilizzo del combustibile.
In Italia operano sul mercato circa 47 aziende produttrici. Un dato interessante è rappresentato dalla collocazione geografica della produzione: oltre il 76% del pellet viene prodotto nel Nord Italia, in modo specifico in Veneto e in Friuli Venezia Giulia, regioni in cui operano alcuni grandi produttori che coprono oltre il 55% della produzione nazionale. La produzione di pellet, riferita alla prossima stagione invernale, sarà sicuramente superiore alle 500.000 t. L’intera produzione italiana viene impiegata all’interno dei confini nazionali; tuttavia, detta produzione, non è in grado di far fronte all’elevata domanda che viene parzialmente soddisfatta da pellet di produzione estera. La quota di pellet importata da altri paesi non è definibile con certezza, anche a causa del fatto che i canali di importazione sono numerosi e fortemente diversificati. È possibile, tuttavia, stimare un’importazione netta, riferita alla stagione invernale 2006-2007, superiore alle 300.000 t. I maggiori quantitativi di pellet provengono dai paesi dell’Est Europa, dell’Ex URSS, dagli Stati Uniti e dal Canada.
Lo sviluppo non controllato del mercato ha condotto, all'inizio del 2006, ad un mancato incontro fra consumo (domanda) e disponibilità (offerta), causando notevoli carenze nell’approvvigionamento. Tale situazione ha fatto sorgere la necessità, fra le altre cose, di valutare la possibilità di impiegare altre materia prime legnose di origine agroforestale, che andranno ad approvvigionare il mercato degli impianti di riscaldamento centralizzati.
L’elevata domanda di pellet che caratterizza tutto il mercato europeo, ed in modo specifico i paesi del centro Europa, ha fatto sì che quello che un tempo era il nostro principale fornitore, l’Austria, abbia bloccato quasi totalmente i flussi di esportazione. I produttori austriaci erano, infatti, fortemente propensi a vendere il pellet nel nostro paese grazie al livello significativamente più elevato del prezzo al consumo vigente in Italia rispetto agli altri mercati.

È interessante evidenziare come la notevole espansione del mercato del pellet, che si protrarrà anche nei prossimi anni, abbia spinto alcuni imprenditori nazionali e partnerschip internazionali, con campi di attività estere al settore, ad investire al fine di avviare nuove attività produttive nei paesi del Sud America e dell’Europa dell’Est, per poi rifornire il mercato italiano.
La quasi totalità delle aziende produttrici vende il pellet confezionato in piccoli sacchi; i principali consumatori finali sono, infatti, le piccole utenze private, caldaie ad uso domestico e principalmente stufe che, contrariamente a quanto avviene in altri mercati europei ormai maturi, assorbono oltre il 90% del pellet commercializzato nel nostro paese.

 

 

Nova Pellet Arco international srl - Via Brescia. 56, 25026 Pontevico - P.iva/C.F.: 02354510980 - Tel 030 9307670